Non schiacciatemi per favore
2025-01-31

In occasione del quinto anniversario di Fondazione Amplifon, il Maestro Emilio Isgrò ha pensato e realizzato l’opera “Non schiacciatemi per favore”, donata alla Fondazione Amplifon. L’opera approfondisce il tema della Gentilezza, intesa come attitudine personale capace di rinnovare il mondo.

Il quadro raffigura un mappamondo terrestre, con due particolarità. La prima riguarda le indicazioni e descrizioni dei luoghi, che sono cancellate. Queste cancellature, tipiche della pratica e del linguaggio artistico che il Maestro ha esplorato a partire dagli anni Sessanta, azzerano il valore e l’importanza degli spazi, mettendoli tutti sullo stesso piano. La seconda è la presenza di una grande formica che cammina sul bordo, accompagnata dalla scritta “non schiacciatemi per favore”.

La formica è un elemento ricorrente nelle opere del Maestro Isgrò e viene definita anche come “cancellatura mobile”, capace di creare un dialogo tra natura e cultura. Grazie alla sua straordinaria capacità di sopravvivenza superiore e non paragonabile a quella umana, la formica diventa un simbolo per gli ultimi e gli emarginati della capacità di resistere ai problemi della contemporaneità.

L’opera, quindi, richiama alla mente dell’osservatore la fragilità della gentilezza e la necessità di non farsi influenzare dalle persone, dagli eventi o dai luoghi che rischiano di cancellare la gentilezza dalla nostra società.

Con la propria forza attrattiva, la gentilezza è dunque protagonista dell’opera e ne guida l’interpretazione, generando una relazione di dipendenza con l’osservatore. Come afferma lo stesso Maestro Isgrò, infatti, “la gentilezza è la droga degli angeli”.

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